
Lo scorso 16 Giugno presso la Libreria Feltrinelli di Pescara, ho avuto di nuovo occasione di presentare il libro di poesie di Danila Russo, dal titolo "NINFEA" edito da Arduino Editore.
L'evento, documentato attraverso le fotografie di Loredana Cacciatore e dall'intervista all'autrice a cura di Juice Radio Italia, si è svolto dinanzi ad una sala gremita.
Con l'autrice si sono nuovamente sviscerate le origini delle poesie e della raccolta, i sentimenti di cui si fa portatore, le ispirazioni e gli oggetti ricorrenti.

L'apertura di NINFEA, che trova un'invocazione alle Muse, fornisce l'occasione per una introduzione a quella stessa invocazione che troviamo nell'incipit dei poemi omerici, nella stessa ispirazione poetica dei poeti classici e sul "Furore poetico" di Platonica memoria.
“Per
grazie delle Muse alcuni uomini sono poeti” (Esiodo).
Appunti:
La creazione è una
concessione degli dei, ma l’aiuto delle Muse si rivolge al contenuto e non alla
forma: i poeti, come Omero stesso nell’Iliade, chiedono alla Muse il tema da
trattare, la verità. Sono quindi come i
profeti depositari della verità concessa per grazia divina .Il poeta però
non è posseduto: egli è l’interprete della Muse caduta in stato di trance. La
figura del poeta preda della creazione frenetica non si incontra prima del V
sec. ed è un prodotto del movimento dionisiaco. Questa invocazione alle Muse
successivamente diventerà l’emblema del poema epico, ed in questo senso verrà
utilizzato da Ariosto e Tasso, per proporre un poema classico nel quale sarebbe
andatiad intrecciarsi elementi classici e valori cristiani, con l’insanabile
dissidio tra l’utile inteso come pedagogico e dilettevole, secondo il gusto
classico che sappiamo esistere in Tasso.

Appunti:
1
il ciclo
di Aspasia : (Aspasia era la donna amata da Pericle nel V sec aC).
Cinque componimenti scritti tra il ’33 e il ’35: il pensiero dominante, Amore e
morte, Consalvo, Aspasia, a se stesso. Una poesia nuova, diversa da
quella degli idilli in cui il linguaggio non si basa più su immagini vaghe e
definite, sulle illusioni giovanili e non è più limpido e musicale, sia ha una poesia nuda, severa, priva di
immagini sensibili fatta di puro
pensiero. Il linguaggio aspro e antimusicale, sintaqssi complessa e
spezzata.

Scroscio di applausi per gli attori che gentilmente hanno prestato le loro voci all'interpretazione dei componimenti, e per la fresca e tremante voce dell'autrice che ancora non riesce a dominare quella stessa emozione che la induce a scrivere ...
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