giovedì 10 maggio 2012

PESCARART - l'Arte in Abruzzo



Mostra di Arte visiva promossa dall'Associazione culturale PAE (Pescara Art) 


  Catalogo edito da Palladino & C.
  Curatela di Gian Ruggero MANZONI

               Omaggio a ELIO DI BLASIO 
                 a cura di Raffaella CORDISCO
                                                    Testi di Marta CIARAMELLA 
                                                     e Roberta D'Intinosante              
                                   
                                                 Moderatrice  Alessandra ANGELUCCI

             Patrocini Comune di Pescara –
             Provincia di Pescara –
             Regione Abruzzo
                                                           
            Fondazione Pescara Abruzzo –
            SBSAE ABRUZZO –
             Ud’A –




Inaugurazione e presentazione :         Sabato  19  Maggio  2012  ore  17:30  conferenza stampa e  saluto delle autorità civili, dei  curatori della mostra e degli artisti presso la sala conferenze del Museo di Arte Contemporanea “VITTORIA COLONNA” .  
                                                           Cocktail party in sede.

Sedi:                                                   Museo di Arte Contemporanea “VITTORIA COLONNA”
                                                           Via Gramsci, 1 PESCARA.

Orario e Periodo:                               Tutti i giorni (escluso Sabato e Domenica) dalle ore 09:30 – 12:30                                                            Martedì e  Giovedì   anche di  pomeriggio  dalle ore 15:00 – 17:30                    
                                                          
Finissage:                                           11 Giugno 2012

Marco Romoli - il surrealismo e la sua ricerca



Marco Romoli, giovane pittore autodidatta, dà corpo a visioni fantastiche mutuate dall’immaginario metafisico: paesaggi cittadini, monumentali, ma collocati in un non dove spaziale che si risolve in un nulla temporale. L’accostamento inconsueto tra oggetti di realtà possibili ma non esistenti, barche come vasi, frutti grandi quanto torri, animati cavalli a dondolo, manichini che si compongono e ricompongono occupando liberamente lo spazio della tela, sospensioni, spostamenti …  vediamo che  l’immobilità tipica dello scenario dechirichiano, viene a mancare. Le opere di Romoli mostrano universi onirici, luoghi di una fervente attività ludica sulla quale incombe, sensibilmente, la dinamica del “cambiamento”. Dinamismo e mutevolezza, caratterizzano infatti i dipinti di Marco Romoli,  il quale allude al mondo fantastico dell’infanzia, per mezzo dei cromatismi saturi, di una luce irreale, della sovrapposizione surrealista di oggetti improbabili, e di un fulgido ricorso a suggestioni fiabesche.
Marco Romoli in mostra alla Galleria Pae
Sabato 28 aprile alle ore 18.30 sarà inaugurat a Pescara, presso la Galleria PAE, la personale di Marco Romoli, giovane pittore autodidatta.




.EroticaMENTE - luci, forme e colori della sensualità


Ancora l’Eros, in tutte le sue forme e sfaccettature – amore, passione, desiderio, sessualità, pensiero, ossessione – come uno degli impulsi cruciali dietro la creazione artistica, tanto inafferrabile quanto lo è l’Arte stessa.
Dopo Taormina (2010, Palazzo Duchi S.Stefano) e Roma (2011, Margutta51 Gallery), si svolgerà presso la  Domus Talenti, a cura di Eva Czerkl, la terza edizione dell’evento incentrato sulle forme più simboliche e allusive dell’erotismo sino ad arrivare alle rappresentazioni più dichiarate e provocatorie, in un percorso di poetiche varie, di stili, tecniche, tracciati, passando attraverso la pittura, la scultura, la fotografia, l’arte digitale, l’installazione, il video.
Saranno chiamati a cimentarsi con l’appassionante tema artisti italiani e stranieri, ciascuno con la propria peculiarità artistica e personale, ciascuno con la propria visione di quel dio o demone che porta dentro di sé amando.

Catalogo in mostra con la presentazione critica di Roberta D’Intinosante.



"Eros, il desiderio, ha nella mente, nel pensiero, nello spirituale il suo oggetto d’amore. La pornografia è una luce piena sugli aspetti fondamentali, basilari, più umili dell’uomo; l’erotismo ha il suo altare nella mente, nella fantasia e non sul corpo. Nel momento in cui alla Psiche appare il corpo, nella sua realtà materiale, Eros scompare. Per questo, l’erotismo che si nutre di immagini è tanto più materia artistica di quanto non possa esserlo la cruda pornografia. D’altra parte non si può associare il “nudo” all’erotismo, così come non può essere associata la veste alla “castità”. La storia dell’arte ci offre un’ampissima gamma di esempi, a sostegno di questa tesi: non c’è nulla di erotico nel nudo de La Leda e il cigno di Leonardo Da Vinci, come non suscita alcun desiderio, il ritratto naturalistico del sesso femminile di Courbet, che spezza ogni malizia con il suo titolo “l’origine del mondo”. Mentre, assolutamente sensuale è la mano che stringe e spoglia l’arancia della sua buccia, nella video-arte della Korporal, qui esposto. Il quale fornisce l’esatta dimostrazione di ciò che intendo dire: l’arancia non può essere, per sua natura, un oggetto sessuale, ma la sua trattazione favorisce una proliferazione di suggestioni, che nella fantasia del fruitore si traducono in aneliti, non all’atto sessuale in sé, ma all’ebrezza sensuale, in quanto sensoriale. Ciò che l’erotismo stimola è la  sensorialità a tutto tondo: l’udire, il sentire, l’odorare, il vedere, alimentate da Eros e coordinate da Psiche; rispetto al quale il tatto, ha l’effetto che ha la realtà quando interviene nel sogno: ne decreta la fine."
(dall'introduzione alla mostra)

PSICHE', l'interiorità contesa: l'omosessualità secondo la Bibbia, S. Freud e A. Adler


Il quinto appuntamento, intitolato “PSYCHE’, l’interiorità contesa: L’omosessualità secondo la Bibbia, Sigmund FREUD e Alfred ADLER”, a cura di Roberta D’Intinosante,  in collaborazione con Luana Prencipe, intende confrontare la creazione dell’uomo, nonché il giudizio circa l’omosessualità immortalato nella Bibbia, con le teorie che riguardo lo stesso fenomeno, sono state sviluppate dal padre della Psicoanalisi, Sigmund FREUD e da Alfred ADLER, inizialmente allievo di Freud e in seguito allontanatosene proprio a causa di divergenze riguardanti la materia sessuale.
PSICHE’ (ψυχή) deriva dal greco e significa spirito, anima. Letteralmente quindi,  la psicologia è lo studio dello spirito o dell'anima.   È raffigurata iconograficamente mediante il simbolo di una “farfalla”, ad evocare l’anima che esala nell'istante della morte. Per questa ragione, la parola PSICHE è stata scelta nel titolo in ragione delle sua ambiguità etimologica.

Maura Chiulli - veleno verde inchiostro

“Si può essere gay in Italia? Il racconto delle “diversità” offerto da Maura Chiulli fotografa un’Italia in cui ignoranza, sessismo e discriminazione  sono gli unici colori. Il Bel Paese si dimostra arretrato rispetto al mondo  e all’Europa, incapace di garantire diritti ai suoi cittadini omosessuali.  Uomini e donne che vivono, amano e pagano le tasse anche per chi li insulta per strada, li sbeffeggia dai palchi della politica, li aggredisce  tra i banchi di scuola e nelle vie delle città. Le testimonianze raccolte  cozzano con l’idea stessa di “civiltà” e spingono all’indignazione per un nuovo “Orgoglio Omosessuale”


L’evento intitolato Maura Chiulli: veleno verde inchiostro, si propone di fornire un’ampia panoramica dell’opera e dell’attività della Chiulli, impegnata sul fronte della rivendicazione dei diritti degli omosessuali e della lotta all’omofobia, armata di quella che è stata definita una “scrittura abrasiva”.
Maura Chiulli ha scelto di mettere nero su bianco le verità di violenza e di orrore che milioni di persone, in Italia, sono costrette a vivere a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Sceglie parole grondanti di sangue; parole che giungono come un affondo: anche quando non leggiamo la parola affondo, anche quando non usa la parola “coltello”. La sua voce sembra rintanata in un cantuccio, tra le nostre viscere; estirpa l’anima del lettore, come fosse radicata in un qualche punto vitale, tra i polmoni o accanto al pancreas. Una voce che pur non servendosi dei timpani, assorda. Una penna velenosa, che sacrifica coscienze alla speranza.