giovedì 10 maggio 2012

.EroticaMENTE - luci, forme e colori della sensualità


Ancora l’Eros, in tutte le sue forme e sfaccettature – amore, passione, desiderio, sessualità, pensiero, ossessione – come uno degli impulsi cruciali dietro la creazione artistica, tanto inafferrabile quanto lo è l’Arte stessa.
Dopo Taormina (2010, Palazzo Duchi S.Stefano) e Roma (2011, Margutta51 Gallery), si svolgerà presso la  Domus Talenti, a cura di Eva Czerkl, la terza edizione dell’evento incentrato sulle forme più simboliche e allusive dell’erotismo sino ad arrivare alle rappresentazioni più dichiarate e provocatorie, in un percorso di poetiche varie, di stili, tecniche, tracciati, passando attraverso la pittura, la scultura, la fotografia, l’arte digitale, l’installazione, il video.
Saranno chiamati a cimentarsi con l’appassionante tema artisti italiani e stranieri, ciascuno con la propria peculiarità artistica e personale, ciascuno con la propria visione di quel dio o demone che porta dentro di sé amando.

Catalogo in mostra con la presentazione critica di Roberta D’Intinosante.



"Eros, il desiderio, ha nella mente, nel pensiero, nello spirituale il suo oggetto d’amore. La pornografia è una luce piena sugli aspetti fondamentali, basilari, più umili dell’uomo; l’erotismo ha il suo altare nella mente, nella fantasia e non sul corpo. Nel momento in cui alla Psiche appare il corpo, nella sua realtà materiale, Eros scompare. Per questo, l’erotismo che si nutre di immagini è tanto più materia artistica di quanto non possa esserlo la cruda pornografia. D’altra parte non si può associare il “nudo” all’erotismo, così come non può essere associata la veste alla “castità”. La storia dell’arte ci offre un’ampissima gamma di esempi, a sostegno di questa tesi: non c’è nulla di erotico nel nudo de La Leda e il cigno di Leonardo Da Vinci, come non suscita alcun desiderio, il ritratto naturalistico del sesso femminile di Courbet, che spezza ogni malizia con il suo titolo “l’origine del mondo”. Mentre, assolutamente sensuale è la mano che stringe e spoglia l’arancia della sua buccia, nella video-arte della Korporal, qui esposto. Il quale fornisce l’esatta dimostrazione di ciò che intendo dire: l’arancia non può essere, per sua natura, un oggetto sessuale, ma la sua trattazione favorisce una proliferazione di suggestioni, che nella fantasia del fruitore si traducono in aneliti, non all’atto sessuale in sé, ma all’ebrezza sensuale, in quanto sensoriale. Ciò che l’erotismo stimola è la  sensorialità a tutto tondo: l’udire, il sentire, l’odorare, il vedere, alimentate da Eros e coordinate da Psiche; rispetto al quale il tatto, ha l’effetto che ha la realtà quando interviene nel sogno: ne decreta la fine."
(dall'introduzione alla mostra)

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