
L’evento intitolato Maura Chiulli: veleno verde inchiostro, si propone di fornire un’ampia panoramica dell’opera e dell’attività della Chiulli, impegnata sul fronte della rivendicazione dei diritti degli omosessuali e della lotta all’omofobia, armata di quella che è stata definita una “scrittura abrasiva”.
Maura Chiulli ha scelto di mettere nero su bianco le verità di violenza e di orrore che milioni di persone, in Italia, sono costrette a vivere a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Sceglie parole grondanti di sangue; parole che giungono come un affondo: anche quando non leggiamo la parola affondo, anche quando non usa la parola “coltello”. La sua voce sembra rintanata in un cantuccio, tra le nostre viscere; estirpa l’anima del lettore, come fosse radicata in un qualche punto vitale, tra i polmoni o accanto al pancreas. Una voce che pur non servendosi dei timpani, assorda. Una penna velenosa, che sacrifica coscienze alla speranza.
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