mercoledì 25 luglio 2012

Mola Mola Webzine: "Road to Nowhere" - reading e mostra.


“Quando abbiamo iniziato con Mola Mola webzine, ovvero pochissimo tempo fa, non sapevamo bene dove stavamo andando. L'idea di una strada che porta in nessun luogo ha uno splendido potenziale: non conoscendo la meta, si può approdare in qualsiasi posto. E lungo il percorso abbiamo incontrato ottima musica e persone stupende. Questa serata vuole essere l'esatto corrispettivo – vivo e ta
ngibile – di ciò che ha animato i nostri sogni: l'idea di un connubio tra diverse forme d'arte. "Road to nowhere" contiene in sé tutto questo. E poi è il titolo di una canzone che ci piace." (Roberta e Barbara, parlando di Mola Mola webzine)

www.molamola.it

CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI MONTESILVANO

IL READING
"E tu, baby, lasciati andare a questa canzone. Vieni qui, vieni a ballare con me, vedrai che non ti farò cadere, vedrai che sotto la mia gonna non c'è una coda di sirena ma due gambe lunghe tutte da accarezzare.
Su, baby, vieni qui, balla con me, questa sera il mio canto libero sei tu, e non aver paura se questa canzone, questa sera, la dedico a te." 
Due voci, una tastiera, tre volti. Una lettura a più mani alla ricerca del canto libero delle donne nella storia. Una voce forte e delicata, cruda e raffinata, elegante nelle sue imperfezioni, è una voce che viene da dentro per eplodere attraverso il diapason del tempo. Una voce nella storia, una voce che racconti la storia, non può che essere la voce di una donna.
Il reading "All I know / is in my voice", si compone sulla lettura di diversi brani ispirati a immagini femminili che direttamente o indirettamente hanno cavalcato la scena musicale dell'epoca moderna: da Etta James per arrivare a Beethoven attraverso Joe Strummer e la musica gitana.
Un reading appassionato e delicato, con la partecipazione di giovani artiste pescaresi: Fiorenza Panaccio al pianoforte, Barbara Della Porta alla voce, Roberta D'Orazio alla lettura, il tutto realizzato sui testi di Ilaria Paluzzi.


  LA MOSTRA a cura di Roberta D'Intinosante


L'artista Fabio Di Lizio presenterà una piccola selezione dei suoi lavori dal ciclo "cattivi pensieri". Si tratta dell'elaborazione in tecnica mista su legno sagomato, di figure appartenenti all'immaginario infantile, resi mediante la stilizzazione delle forme e la cura dei dettagli decorativi. Una produzione che rientra a pieno titolo in quel movimento che ha avuto inizio negli Stati Uniti degli anni '80, noto come "Pop surrealismo", la cui ampia gamma di artisti è accomunata, pur nelle loro specificità estetiche "da un filo rosso che intreccia ironia e denuncia sociale" ed ha trovato ampio seguito in Italia. "Il ritorno al piacere della tecnica più raffinata utilizzata per rappresentare il quotidiano, vedrà il banale che si tinge di surreale in un panorama reale e impossibile al tempo stesso" (cit. A. Oppenheimer)
Fabio Di Lizio ( Ortona, 1976) Consegue il diploma di primo livello presso l’Accademia di Belle Arti nel corso di Grafica e Progettazione con una tesi in calcografia ed è ammesso alla frequenza di un corso superiore presso l’Istituto Nazionale per la Grafica tenutosi nei locali della Calcografia di Stato a Roma. Ha partecipato a diverse mostre collettive e nel 2005, tiene la sua prima mostra personale presso la galleria d’arte “Giulio Cerqua Art” dal titolo “Lettera”, nello stesso anno e selezionato per partecipare alla mostra collettiva “SINESTESIE” tenutasi nei locali della galleria d’arte “Passatopresente”all’Aquila.

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